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La Francia ama la pizza italiana

LOGO-PARIZZA.pngLa diffusione della pizza nel mondo, e dunque anche in Europa, è sempre in costante crescita. Segnale del valore del mercato della pizza fuori dall’Italia è il numero di fiere internazionali in cui la pizza è protagonista. Proprio in questi giorni si tiene a Parigi Parizza (5-6 febbraio) evento di grande respiro dedicato alla tradizione della cucina italiana e della pizza in particolare. Ristonews.com ha intervistato in anteprima Corinne corinne.jpgMenegaux, Hotel e Catering Division Director della fiera Parizza, per comprendere come si sta evolvendo il comparto in Francia.

 

Corinne, la Francia è un paese che consuma grandi quantità di pizza, conferma?
«Assolutamente, in termini di consumo la Francia è in realtà il secondo più grande consumatore di pizza nel mondo, dopo gli Stati Uniti. Nel 2013, il consumo di pizza in Francia è stato pari a 821 milioni pizze di cui il 50% consumate nel settore della ristorazione (pizzerie, camion e chioschi). Oggi i francesi consumano circa 10 chili di pizza all’anno, contro i 5 chili degli italiani».

I francesi amano il prodotto originale italiano o preferiscono un prodotto simile ma non tradizionale?
«Ci sono un sacco di varietà disponibili nella cucina italiana, penso che questa sia una delle cose che attira la gente. I consumatori francesi hanno il vantaggio di essere abbastanza vicini all’Italia per avere cibi influenzati dai veri e originali stili italiani, ma ci mettono po’ di “french touch”. Di tocco francese!»


Secondo la sua esperienza cosa è più amato, in termini di ricette?
«I francesi amano la pizza! Quello della pizza è un settore che è sicuramente influenzato sia dai “classici”, sia dalla moda. Una pizza Margherita è ancora molto popolare, ma allo stesso tempo sempre più pizzerie e catene stanno offrendo nuovi gusti in base alle tendenze alimentari di tutto il mondo. È possibile ottenere una pizza curry, una pizza messicana; è tutta una questione di varietà e qualità».

Cosa si può fare per salvaguardare l’Italian Style nel mondo?
«Puntare sulle regioni che hanno certificazioni sull’origine protetta dei cibi, che producono alimenti tradizionali e artigianali; qui siamo in grado di avere prodotti etichettati come il prosciutto di Parma, la mozzarella, provenienti da una regione italiana specifica. In questo modo i consumatori sanno che stanno ottenendo autentici prodotti italiani. Ci sono anche un sacco di grandi organizzazioni ed eventi che mettono in risalto il cibo e la pizza italiana: fra questi Parizza che educa e pone l’accento sulle competenze e le tradizioni italiane».

Ci racconta qualcosa di più di Parizza?
«La pizza è un grande business internazionale, una grande azienda in Francia: era importante per noi creare uno show che ha riunito i professionisti della ristorazione provenienti da tutta Europa e dal mondo. La fiera si svolge in concomitanza con altre manifestazioni, come Sandwich & Snack Show che copre tutti i settori di take away e fast food».


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04/02/2014

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